Tratta di argomenti che conosci. Se non sai molto riguardo a un argomento specifico, che potrebbe interessare ai tuoi lettori, invita un esperto che scriva al riguardo.
Con gli occhi intrisi di curiosità da bambino ricordo quando chiesi a papà di raccontarmi come fosse nato il nome dei Trilli e lui cominciò...
“Eravamo a Minceto, sopra a Ronco Scrivia, in una vecchia cantina, c’eravamo io, Pucci, Michele e la mamma con alcuni suoi amici canterini chiamati “I figgi du dria”, alla ricerca di cori da Trallallero da inserire nel nostro LP - Canti di casa mae -.
E così tra un piatto di ravioli a-o tocco e tanti gotti di buon barbera, iniziammo a intonare le canzoni tradizionali genovesi, insieme a loro, quelli che nel tempo rinominammo scherzosamente “Le acciaierie riunite”: vuoi sapere il motivo di questo soprannome??
Per i denti in acciaio che questi personaggi sfoggiavano con orgoglio dalle loro bocche”.
Dopo questo aneddoto scoppiò una risata complice fra me e papà.
Io queste bocche di acciaio le immaginai come qualcosa di davvero comico, grottesco, surreale.
Proseguì raccontandomi che proprio da una di queste bocche importanti venne fuori...
“Belin, come siete bravi, che afâre figgeu, qui bisogna che vi diate un nome!”.
E proseguì con il racconto:
“Noi ci guardammo perplessi, sinceramente fino a quel momento proprio non avevamo pensato a un nome.
Tornammo verso casa da quella serata a bordo di una Mercedes celeste, ovviamente non di nostra proprietà perché, Vladi, specie agli inizi del progetto con Pucci di palanche ne giravano davvero poche, eravamo proprio misci...
Ripensammo con Michele al nome da dare al duo... La sua risposta?
“Mah guardate, ne ho parlato con Gianni De Scalzi stamattina, lui ha suggerito che prenderebbe spunto dalla vostra canzone “Trilli Trilli” che sta spopolando”.
Io e Pucci ci guardammo quasi increduli e perplessi per come stavano andando le cose. Belin, figlio mio, se pensi che avevamo fatto la copertina del 45 giri tutta nera senza le nostre facce quasi per la vergogna.
Michele ci disse quindi: potreste chiamarvi Trilli!
Come... untrillare di musica, un trallallero, un trillallero...” E così andò!”
D’altronde Michele ci aveva visto bene.
L’idea di mischiare la tradizione del trallallero alla musica pop, rivisitando in chiave più moderna vecchie e nuove canzoni, coadiuvato da due personaggi così diversi tra loro e allo stesso tempo complementari, fu una ricetta vincente....
Questi aneddoti e altri racconti, storie e curiosità le troverete sul libro scritto da Valdi!
Se vuoi acquistare il nostro libro scrivici